Se sei nel mondo del business ti sarà sicuramente capitato di fare una presentazione di un nuovo prodotto o progetto, che sia difronte ad i membri del tuo team, a partner esterni alla tua azienda, oppure di presentare la tua idea difronte a potenziali investitori.
Nel gergo delle startup, si definisce “pitch” o “pitch deck”, l’atto di presentare ad un angel investor o ad un investitore regolare di venture capital. I pitch non dovrebbero durare mai più di 15-20 minuti ed il discorso è accompagnato quasi sempre dalle slide.
I pitch sono divenuti una consuetudine nelle città più innovative d’America, come San Francisco, dove migliaia di giovani riescono a dare vita alle proprie idee, non solo grazie alla qualità del loro progetto, ma anche, e specialmente grazie alla loro abilità di saperli comunicare in maniera efficace.
In questo articolo vogliamo delucidare alcune questioni per quanto concerne l’etiquette, e quindi le procedure consigliate, per la presentazione ma anche delle slide che accompagneranno il tuo discorso.
Il discorso
Come già anticipato, è di fondamentale importanza la durata del discorso: non più di 15 minuti, e se puoi, anche la metà. La qualità di un discorso, infatti, non è mai direttamente proporzionale alla sua durata. Più brevi si è e meglio è.
Guarda se ci sono altre persone che hanno presentato prima di te, cerca di essere ancor più breve di loro, e stupisci tutti.
Certamente è altrettanto importante assicurarsi di identificare gli aspetti più importanti del nostro prodotto o progetto ed essere in grado di saperli comunicare entro il tempo assegnato.
Vediamo adesso alcuni modi di iniziare il pitch.
Secondo il metodo di Daniele Viganò, all’inizio di una presentazione, non devi mai iniziare a parlare tu per primo. Sembrerà strano, ma questo consiglio viene da un imprenditore con alle spalle oltre vent’anni di carriera, e che ha raccolto oltre 23 Milioni di euro da imprenditori, business angels, e fondi d’investimento su progetti innovativi, grazie alle sue presentazioni.
Allora ti starai chiedendo, cosa fare per iniziare?
Inizia facendo delle domande.
Per esempio, se presenti ad un investitore di cui conosci il nome, dovrai fare i tuoi compiti per non farti trovare impreparato, ovvero dovrai fare una ricerca e raccogliere informazioni sulla sua storia, sul suo fondo di investimento, e sulle sue imprese.
A questo punto, quando lo avrai davanti, prima di iniziare a parlare tu, chiedigli della sua storia e quindi, per esempio, come è nato il suo fondo di investimento. Daniele sperimentò questa tecnica agli inizi della sua carriera, davanti ad investitori di un fondo d’investimento spagnolo, e si rivelò un metodo sorprendentemente vincente che ora ha deciso di condividere con gli altri.
Dopo che avrai ascoltato le storie della tua audience, sarà il momento giusto per prendere la parola ed iniziare a presentare. Inoltre, annuncia che nel presentare il tuo progetto, cercherai di essere il più efficace, chiaro e conciso possibile e che ti prenderai non più di 10 minuti. In questo modo stupirai la tua audience, che presterà attenzione a tutto il tuo discorso senza che abbia paura che tu possa annoiarli o peggio ancora, essere logorroico o menzionare dei dettagli che non sono fondamentali per comprendere la validità del progetto.
Durante la tua presentazione, non dimenticare mai di rivolgerti a tutta la tua audience, guardando ognuna delle persone che ti sta ascoltando, in modo da farli sentire partecipi del tuo discorso e non far calare il loro grado d’attenzione.
Quando sarai giunto alla conclusione, non fare mai domande del tipo: “questo prodotto potrebbe interessarvi?”, poiché questo tipo di domande fa perdere di credibilità il tuo prodotto, introducendo l’opzione che questo potrebbe anche non risultare interessante. Come queste domande, anche delle pause troppo lunghe tra un concetto e l’altro potrebbero condurre l’interlocutore a pensare troppo e porsi delle domande.
Infine, non avere mai paura delle obiezioni, infatti le obiezioni sono sempre un segno positivo, che fanno capire che la persona ha ascoltato per filo e per segno la tua presentazione e ci sta facendo un pensiero, per cui si è fatta delle domande ed è interessata a sapere di più.
Le slides
Vogliamo dedicare una parte di questo articolo alla creazione delle slides d’accompagnamento, a cui si dovrebbe prestare molta attenzione.
Prima di tutto, l’uso i colori: utilizzate un fondo ad alto contrasto con il colore del testo, per esempio sì al bianco e nero, no al testo giallo su fondo bianco. Inoltre, dobbiamo essere coscienti che ogni colore ha un significato ben preciso, che varia da paese a paese. Il rosso, ad esempio, rappresenta nella cultura occidentale l’amore e l’energia, e il giallo rappresenta la fame e la felicità, ed è per questo che McDonald usa il rosso e il giallo. Non dobbiamo usare mai il rosso come colore predominante nelle nostre slide poiché deve servire a sottolineare solamente concetti di estrema importanza.
L’uso delle immagini ad alta risoluzione è altresì importante, come anche il fatto di non usare troppo testo e mantenere le slide più minimali possibili poiché servono solamente da sostegno a quello che state dicendo.
Non possono mancare nelle tue slide:
- un’introduzione con una descrizione riassuntiva globale della tua azienda o progetto.
- un’immagine che mostri il tuo team.
- la tua soluzione così come le opportunità che derivano dal tuo progetto.
- una slide conclusiva di ringraziamento e dove chiedi se ci sono delle domande.
Siamo sicuri, che utilizzando i consigli dati in questo articolo, sarai capace di sorprendere tutti, e fare una presentazione memorabile.
Noi di DV Academy, forniamo questi e tanti altri consigli nei nostri corsi di formazione, in particolare nel corso di Public Speaking dove insegniamo a imprenditori e a professionisti a parlare in pubblico in 7 passi, che sono parte integrante del metodo di Daniele Viganò.
Per avere informazioni sui percorsi contattare: info@danielevigano.com
by Jessica Navarra